6° Incontro:
"Beati i misericordiosi, perchè troveranno misericordia" (Mt 5,7)
Lettura della parola di Dio (Misericordia io voglio)
DAL VANGELO DI MATTEO 9, 9-13
Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Domande per la consultazione sinodale
Gesù sa che la sua missione è rivelare la misericordia del Padre (“misericordia io voglio, non sacrifici”). Per questo non ha paura di accostarsi a tutti, di entrare in ogni casa, anche quelle dei pubblicani, di parlare e mangiare con i peccatori. L’aver sperimentato personalmente la misericordia di Dio (siamo “misericordiàti”) ci aiuta a praticare misericordia nei confronti di tutti: così la Chiesa mostra di essere per ciascuno una madre dal cuore aperto, senza “complessi di superiorità” e senza l’atteggiamento autosufficiente di chi pensa di essere l’unico detentore di verità.
- La nostra comunità è luogo di dialogo, di confronto fraterno, costruttivo e creativo, e luogo in cui le divergenze e i conflitti sono superati dalla riconciliazione? L’appartenenza a realtà ecclesiali diverse crea difficoltà nella comunione? Quali esperienze positive di misericordia reciproca, capaci di farci “respirare” di nuovo dopo un conflitto, possiamo raccontarci, a mo’ di esempio?
- Che atteggiamento abbiamo nel dialogo con la società civile? Pensiamo di poter imparare qualcosa anche dagli altri, comprese le persone di altre religioni o non credenti?
- Ci sono altre comunità cristiane non cattoliche nel quartiere? Che relazioni coltiviamo, come collaboriamo con loro? Stiamo crescendo nella misericordia reciproca in vista dell’unità?
Preghiera conclusiva (Sal 40/39)
Quante meraviglie hai fatto, tu, Signore,
mio Dio, quanti progetti in nostro favore:
nessuno a te si può paragonare!
Se li voglio annunciare e proclamare,
sono troppi per essere contati.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto
né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».